La Chiesa di San Bartolomeo

Cos'è

La costruzione di questo edificio, così come lo vediamo ora, avvenne in diverse epoche:  fu costruito la prima volta dopo il 1359, ricostruito intorno al 1560, per dare a Cassolnovo una nuova Chiesa Parrocchiale, abbattuto e riedificato intorno al 1722, creando la base di partenza della chiesa attuale.
Ha una base a croce latina, con una navata molto ampia e il transetto formato dalle due cappelle rispettivamente dedicate a sant’Isidoro e alla Madonna del Rosario.
Per finanziarne la costruzione il Parroco di allora vendette tutte le proprietà terriere del Beneficio Parrocchiale. Ciò fece crescere nei cittadini un forte entusiasmo che li portò ad aiutare per il trasporto del materiale dalla fucina e a donare generose offerte per comprare suppellettili d’argento per la chiesa.
L’altare maggiore è posto verso sud, ha il coro in legno di noce e una tela raffigurante san Bartolomeo (dipinta da Waldani).
Oltre ad esso ci sono altri sei altrari. Dando le spalle all’altare maggiore, a sinistra troviamo:
  • Cappella e altare della Madonna del Rosario, con la statua della Madonna in legno di noce;
  • Altare del Crocefisso, con rappresentati il Crocefisso, San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio;
  • Altare di Sant’Antonio da Padova e delle anime purganti e la rispettiva tela.
A destra dell’altare maggiore:
  • Cappella di Sant’Isidoro, con la tela raffigurante la Vergine Immacolata e San Luigi;
  • Altare di San Giuseppe, con la tela raffigurante la morte del santo;
  • Altare di San Giovanni Battista, con la tela rappresentante il battesimo del Signore nelle acque del fiume Giordano.
Dopo quest’ultimo altare vi è posto il Battistero; la Sacrestia, invece, è posta a sud e comunica da una parte col presbiterio dell’altare maggiore, e dall’altra con l’altare di Sant’Isidoro.
Sopra l’ingresso principale vi è una cantoria in legno con un organo.
Nel 1828 venne costruito il ponte che collega la chiesa a via San Bartolomeo.
Nel 1868 al pittore Turri, fu chiesto di realizzare l’affresco della facciata, raffigurante il martirio di San Bartolomeo.
Nel 1881 vennero collocati i quadri rappresentanti la Via Crucis realizzati da Luigi Spreafico; gli vennero poi commissionati gli affreschi del presbiterio, raffiguranti la “chiamata di San Bartolomeo” e “la predicazione di San Bartolomeo in India”.
In occasione del Giubileo dell’Anno Santo, nel 1900 fu chiesto a due pittori vigevanesi di restaurare e dipingere completamente l’interno della chiesa.
Nel 1904 venne benedetto l’altare della Madonna di Lourdes e nel 1905 venne conclusa la statua di San Bartolomeo.
Nel 1934 fu restaurata la facciata e rifatto il pavimento (sotto il quale furono rinvenute delle tombe), furono sistemate le finestre e i finestroni con vetrate policrome e istoriate e qualche anno dopo venne collocato il nuovo organo elettronico (uno dei primi nella zona).
Il campanile, posto verso occidente, inizialmente aveva solo tre campane e il quadrante dell’orologio; venne poi innalzato nel 1789, vennero cambiati l’orologio (posto su tutti e quattro i lati) e le campane, posizionandone cinque.  Nel 1964 ogni parte (campane e orologio) venne elettrificata e il cupolino del campanile venne restaurato.
Da allora la chiesa venne continuamente restaurata e ora si presenta più bella che mai.

Ultimo aggiornamento: 27/02/2024, 12:39

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